luca cataldi  artista plastico

scerzu

 
GENESIS

Figueira Branca SP Brasil, 17/01/2012

Una delle primissime emozioni che mi ha portato ad accettare una sfida, e successivamente provare a racchiudere tutte quelle emozioni che poi l'hanno successivamente accarezzata e trascinata, è ancora una volta quella di GRANDE MADRE NATURA…
Vale a dire tutto quello che ne ha a che fare, la sua forza (che poi siamo noi uomini, piccolissima parte di essa, che giudica positiva o negativa). Dalla vegetazione agli animali che la popolano (noi inclusi e, ahimè, spesso i peggiori…), dalle montagne al mare alla foresta.
L'opera in questione, in realtà, per il momento non esiste, non esistono che pochissimi scarabocchi, ma le emozioni ci sono, girano da tempo e stanno per concretizzarsi…
Tre anni fa visitai per la prima volta un sito della Valle Camonica famoso per le incisioni rupestri, e ne rimasi affascinato.
Un luogo rude, primitivo, orgoglioso nell'esserlo (come pure il popolo che lo occupa, anche se spesso questo orgoglio viene gestito da una delle cose che ha inventato l'uomo e tra quelle peggio riuscite: la politica…).
Un territorio molto forte, delle emozioni molto forti, un luogo di incontri, di passaggio dell'uomo, di scambi culturali e tra popoli (come ne sono dimostrazione le famose incisioni). In realtà i fattori che mi hanno realmente emozionato non sono da ricercare nelle incisioni rupestri, quanto nella meraviglia della natura e nelle mutazioni che essa ha permesso dallo scioglimento dei ghiacciai, nelle forme che il lavoro dell'acqua ha modellato nella dura roccia, in tutto quello che ha poi lavorato, la vegetazione successiva e ancora l’insediamento dell’uomo, approfittando dell’acqua abbondante con mulini e magli per battere il ferro.
Tre anni dopo, Fabrizio, mi chiedi di realizzare un lavoro proprio sul tuo territorio, quello che tre anni prima mi aveva tanto emozionato, vale a dire la Valle Camonica, comprendendone solo in parte, l'orgoglio, quello bello…
Organizzi quindi una piccola escursione contattando una guida, in un altro sito, meno conosciuto, molto più "primitivo", più semplice.
E di comune accordo decidiamo di lavorare più sul luogo meraviglioso e ricco di storie che sulle incisioni rupestri già abbastanza sfruttate (ed io aggiungo, ritenendoci l'unica cosa importante che sia passata da li, sottovalutando il perché…). Decidiamo invece di lavorare sulle forme di questo spazio, e da subito cerco di immaginare quel posto quando non era altro che ghiacciai, agli animali che lo popolavano, per quanto tempo ha dovuto lavorare l'acqua sulla durissima roccia prima di lasciarci delle forme così morbide, “femminili”... E ancora, la vegetazione, la particolare concentrazione dell'animale uomo in questo luogo, l'energia di quest'ultimo, le sue leggende.

Figueira Branca SP Brasil, 13/02/2012
 
In questo momento mi trovo in Brasile con intorno foresta, e rivivo le stesse emozioni. In alcuni casi, se non fosse per la flora e la fauna cresciuta intorno, si provano le stesse identiche sensazioni. La terra, la roccia, un luogo duro, affascinante, naturale, quello che sempre di più abbiamo abbandonato perché scomodo, pericoloso, che abbiamo isolato e modificato (rimane ad oggi solo il 7% di questo “santuario” naturale) pur sapendo che non esisteremmo senza e che se noi non esistessimo andrebbe avanti comunque, naturalmente… Penso invece ai popoli che hanno vissuto questi luoghi prima, rispettandoli, meditandoli, assorbendone i mutamenti, adattandosi ad essi, evolvendosi, lasciando dei chiarissimi segni…e semi…
Sette giorni fa ho rivissuto (in un contesto differente) le emozioni della natura, la forza dell'acqua, la roccia, andando scalzo in quel poco che resta della foresta atlantica di ITU in Brasile, ritrovandomi dopo molto camminare in piena foresta………….e ancora una volta il fascino della natura mi ha abbracciato e penetrato lasciando questi ricordi impressi nel corpo e nell’anima, ricordi che ora prendono forma e che sicuramente continueranno a farlo.

Firenze (FI) Italia, 23/12/14

Le forme tanto cercate…gli strati del cambiamento e della mutazione…l’opera è “il seme”, un seme fecondo, “attraversato”,segnato…che genera nuova vita, nuovo cambiamento, nuovi mutamenti e mutazioni…

"baciato dal sole anche mentre pioveva…ma ad un tratto la tempesta arrivò, e mai più smise di piovere, e mai più il sole apparì… pensavo erroneamente… - “

Luca Cataldi
artista plastico

genesis #2

scultura in pietra calcarea
ottobre 2014 - Bienno Borgo degli Artisti (BS) ITALY
opera unica - collezione privata Boario Terme (BS) ITALY -

sul percorso - studio “genesis” vedi pure:


opera Bienno

sculture luminose

scultura genesis #3

bassorilievi

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